P.C. Reggio Calabria - "L'ultimo stopper" il libro autobiografico di Sergio Brio

Serata Panathlon con i fiocchi al Circolo di Tennis di Reggio Calabria, per la presentazione del libro autobiografico dell'ex campione della Juventus Sergio Brio dal titolo "L'ultimo stopper", edito dalla Graus, con proventi da destinare alla Fondazione Agnelli per la ricerca contro il cancro. 

Un evento che, patrocinato dal CONI e dalla Reggina calcio,  ha avuto il conforto di una grande cornice di pubblico e si è aperto con la lettura di un significativo messaggio di saluto del presidente del Comitato Olimpico Nazionale, Giovanni Malagò. 

Sergio Brio è stato per tredici anni un pilastro della grande Juve di Trapattoni e Dino Zoff. Con la maglia bianconera , tra gli anni settanta e ottanta,  ha collezionato quattro scudetti, ha vinto tre edizioni della Coppa Italia e tutte le competizioni internazionali dell'epoca, dalla Coppa dei campioni all'intercontinentale. Adesso, con la mano di una brava coautrice come Luigia Casertano, ha deciso di raccontarsi. Con "L'ultimo stopper" accompagna il lettore in un avvincente viaggio che ricostruisce una carriera piena di pagine indimenticabili. 

La prefazione del libro è firmata da Giampiero Boniperti e da Allegra Agnelli, presidente dell'associazione piemontese per la ricerca contro il cancro, ente al quale l'ex difensore  ha dedicato  l'intero ricavato dell'opera. 

A questa nobile finalità, dopo i saluti d'apertura e i ringraziamenti del presidente del circolo tennis "Polimeni" Igino Postorino, si sono richiamati nei loro interventi il sindaco di Reggio Giuseppe Falcomatà, il presidente del comitato regionale del CONI Maurizio Condipodero, il presidente della Reggina calcio Mimmo Praticò, il Governatore dell'area 8 del Panathlon International Antonio Laganà, il presidente del Panathlon Club della città dello stretto Tonino Raffa, che ha anche moderato il dibattito. Parte integrante della manifestazione è stata l'esposizione di cimeli e maglie storiche di alcuni grandi campioni del passato (Pelè, Maradona, Tardelli, Platini, Pruzzo) curata dal museo internazionale del calcio di Roma, presente con il suo direttore Luigi Carvelli. 

Accompagnata dalla proiezione di alcuni suggestivi filmati d'epoca, è seguita la descrizione dei contenuti del libro, fatta da Brio e da Luigia Casertano. Una carrellata piena di aneddoti, curiosità, episodi ed esempi che esaltano la funzione educativa e formativa dello sport. 

Non sono mancati l'accenno alla tragedia dell'Heysel del maggio 1985 (era esposta anche la maglia indossata da Brio in quella tristissima serata), il ricordo di Gaetano Scirea, la descrizione dei rapporti straordinari con Gianni Agnelli, con il presidentissimo Boniperti, con Giovanni Trapattoni, con tutti gli altri compagni dei tredici anni di vita alla Juve, da Zoff a Platini, da Boniek a Tardelli, da Causio a Furino, da Cabrini a Paolo Rossi. 

Brio ha spiegato quanto sia stata importante la gavetta nelle giovanili del Lecce e nella Pistoiese. Poi, sollecitato da Tonino Raffa,  ha parlato dei  duelli "rusticani" con i più grandi attaccanti del passato (Savoldi, Van Basten, Pruzzo, Altobelli, Careca). Si è inoltre soffermato sui tanti infortuni che hanno rischiato di compromettere la carriera, e che, invece, lo hanno reso più forte, facendogli capire il valore della tenacia, della volontà, dell'abnegazione. Tutte doti che l'uomo deve mettere in campo quando deve fare i conti con  le contrarietà, le delusioni e le sfide della vita. 

Luigia Casertano (laurea in scienze politiche alla Luiss, alla sua prima  esperienza come biografa), ha aggiunto altri particolari gustosi sul suo approccio con il mondo Juve, ma anche sulla necessità di riscoprire  il primato dell'etica e quei valori umani  che il calcio di oggi rischia di cancellare. 

E dopo il dibattito, le premiazioni. La targa del Panathlon International è stata consegnata  consegnata dal governatore dell'area 8 Antonio Laganà. 

 

           

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