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I Panathlon Club Ancona e di Jesi festeggiano Tommaso Marini

Il bello deve ancora arrivare. Questa la frase, e l’augurio, rivolto a Tommaso Marini nella festa organizzata per celebrare i grandi successi ottenuto dal ventiduenne schermidore anconetano, protagonista indiscusso della stagione in cui ha mietuto allori e medaglie in campo internazionale. Una festa organizzata dal Panathlon Club Ancona (di cui Tommaso è socio), allargata a quello di Jesi, durante la quale gli intervenuti hanno potuto interloquire e conoscere meglio Tommaso, apparso a tutti come un gran bravo ragazzo, umile e con i piedi per terra, oltre che baciato dal talento e dal sacro furore agonistico.

Oltre ai soci dei due Panathlon alla serata, magistralmente condotta dal giornalista e past president Panathlon Ancona Andrea Carloni, erano presenti il presidente dei due club Vladimiro Muti (Ancona) e Andrea Moriconi (Jesi), il Governatore Area 5 Panathlon Francesco Franceschetti (che ha annunciato l’apertura di una raccolta fondi a favore delle società sportive marchigiane alluvionate da parte dei 21 club Panathlon di Marche ed Emilia- Romagna), il presidente del Coni Marche Fabio Luna, del Comitato Scherma Marche Stefano Angelelli, del Club Scherma Jesi Maurizio Della Bella, la preparatrice atletica di Tommaso Annalisa Coltorti ed Alberto Proietti Mosca, storico ex presidente del Cs Jesi.

C’erano anche i genitori di Tommy, Anna (che è anche vice presidente Panathlon Ancona), e Stefano, che hanno un grande merito nella crescita umana del loro figlio - campione. Ovviamente tutte le attenzioni erano incentrate su Tommaso che ha risposto con grande disponibilità a tutte le domande che gli sono state presentate raccontando gli approcci iniziali della sua splendida carriera (culminata nel 2022 con le medaglie d’argento individuali agli europei di Belgrado ed ai mondiali del Cairo, quelle d’oro a squadre nelle medesime competizioni, oltre alla vittoria assoluta in Coppa del Mondo ed al primo posto nel ranking mondiale), i suoi successi, le sue aspirazioni, i sacrifici compiuti per arrivare così in alto, i suoi problemi, il suo modo di interpretare lo sport e la scherma come un divertimento. L'importante ruolo che hanno avuto nella sua crescita sportiva la sua maestra Maria Elena Proietti ed il DT azzurro di scherma Stefano Cerioni. “Cosa significa essere il numero uno del ranking? Non ci penso – ha risposto - è una cosa venuta da se. Le Olimpiadi di Parigi? Per ora è un sogno e penso a qualificarmi”- ha concluso, con la sua consueta modestia e consapevolezza che ancora c’è tanta strada da fare.

 

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