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Grenoble 24 mars 2018 - Préfecture de l’Isère. 

Cérémonie de remise du Prix « FLAMBEAU D’OR à la mémoire d'Antonio Spallino »

à Jean-Claude Killy Triple champion olympique de ski aux Jeux Olympiques d'hiver de Grenoble en 1968, Coprésident du Comité d'organisation des Jeux Olympiques d'hiver d'Albertville 1992, Membre d'Honneur du CIO, Président de la Commission de coordination des XXes Jeux Olympiques d'hiver de Turin en 2006 (2000-2006), Président de la Commission de coordination des XXIIes Jeux Olympiques d'hiver de Sotchi en 2014 (2007-2014)

 

     

Una festa in onore di Bugno e della sua luminosa carriera ciclistica ma, soprattutto, si è fatto festa insieme a Gianni Bugno.

L’evento, organizzato da Panathlon Club Monza e Pedale Monzese, è stata una girandola di emozioni, un viaggio nel tempo, un susseguirsi di immagini e ricordi, racconti ed aneddoti ma, prima di tutto, - ci si perdoni la ripetizione - una festa a cui hanno partecipato in tanti rendendo evidente come il monzese bi-Campione del Mondo sia ancora oggi, a tre decenni dai suoi più grandi successi, una figura di spicco del ciclismo e dello sport in generale.

A fianco di Bugno ieri erano davvero in molti. C’erano due tifosi d’eccezione come Ernesto Colnago e Amedeo Colombo che hanno ricordato emozionati le imprese del campione a cui sono legati da grande affetto.  Erano presenti Gianluigi Stanga, Claudio Corti e Vittorio Algeri che, dalla ammiraglia, hanno guidato Bugno nel suo successo alla Milano – Sanremo, nella cavalcata trionfale al Giro d’Italia e in numerosi altri successi.

A trent’anni dal successo di Benidorm, non poteva mancare Giancarlo Perini che, ritirando il riconoscimento conferitogli dal Panathlon come “Complice del Successo” di Bugno, ha dichiarato: «Quel giorno in Spagna, non sono servite molte parole, erano le gambe di Gianni a parlare. Certo, io ho aiutato a conseguire quel successo ma lui è stato superlativo. Possiamo dire che io ho iniziato a preparare la torta e lui ha saputo guarnirla alla perfezione portando in Italia la medaglia d’oro e la maglia iridata».

Era presente anche Guido Bontempi che ha descritto Bugno dicendo: «Da fuori Gianni sembra un duro ma nel profondo è una persona estremamente affabile». Sempre Bontempi ha ricordato con piacere la festa dopo il primo Mondiale conquistato da Bugno a Stoccarda nel 1991.

Particolarmente divertente l’aneddoto raccontato da Giacomo Carminati, autista del Pullman della Nazionale e di molte formazioni professionistiche: «Con Bugno la mia preoccupazione era solo una, nascondere le chiavi del motorhome. Se non le tenevo d’occhio poteva capitare di trovare Gianni alla guida, avanti e indietro nel parcheggio. Qualche giorno prima del mondiale spagnolo mi venne in mente di proporre a Bugno una scommessa. “Se vinci il Mondiale ti lascio guidare il Pullman per 300 chilometri”, dissi. Una stretta di mano e via. E poi ha vinto il Mondiale».

Prima di ricevere il premio alla carriera che il Panathlon Monza gli ha attribuito, conversando col direttore di tuttobiciweb Pier Augusto Stagi, Bugno ha ricordato anche i suoi inizi: «Da Allievo alla Coppa d’Oro di Borgo Valsugana incontrai per la prima volta Fondriest, lì iniziò la nostra rivalità. Maurizio era il corridore di casa, decisi di tenerlo d’occhio perché tutti ne parlavano bene. Ma quella volta vinsi io», ha detto Gianni sorridendo.

E ancora: «Il GP Liberazione lo corsi da solo, senza squadra. Arrivai a Roma in treno il giorno prima pronto per affrontare quella corsa bella e importante che però non era poi così adatta a me. Era una gara veloce, con il pavè e caratterizzata da alcuni strappi. C’erano tanti partenti e corridori stranieri molto forti. Ma vinsi anche lì».

Toccante il ricordo di Gianni per Nazzareno Cazzaniga suo scopritore e tecnico della Ciclisti Monzesi, la prima squadra di Bugno: «Il Nene mi ha “trovato” mentre andavo in bicicletta per strada e mi ha portato alla Ciclisti. Da quel momento siamo stati sempre assieme, fino a quando ci ha lasciato lo scorso anno». Poi Bugno ha aggiunto: «È molto bello che pur non avendo iniziato con il Pedale Monzese, oggi sia proprio il Pedale Monzese assieme al Panathlon a festeggiarmi, grazie!»

Durante l’evento sono stati premiati anche il nostro Giuseppe Figini, che ha ricevuto il premio intitolato a Mario Fossati e Matteo Fiorin, campione Europeo e Mondiale su pista. Lo Juniores sevesino ha poi posato con Bugno mostrando la maglia di Campione del Mondo a simboleggiare la continuazione della tradizione iridata della Brianza.

 

Dalla corposa relazione dell’attività, letta da Ambra Cenci al teatro Clitunno di Trevi, e dai video proposti sullo schermo poteva sembrare la celebrazione di un cinquantenario e non dei 30 anni del Panathlon club Clitunno, uno dei più attivi club dell’Italia Centrale. I festeggiamenti erano iniziati al parco naturalistico delle Fonti del Clitunno, magnifica scenografia descritta da poeti e illustrata da pittori e fotografi, alla presenza di numerosi soci del club e degli altri quattro dell’Area X Umbria, anzi cinque, perché c’era una rappresentanza del vivacissimo Junior club di Orvieto. Rita Custodi, governatrice dell’area 10 Umbria, ha salutato tutti e presentato agli ospiti Giorgio Costa presidente del Distretto Italia Panathlon International.

“ I 30 anni del Clitunno – ha detto Costa – sono importanti perché vuol dire che il club è radicato nel territorio e ha messo le basi per un Panathlon importante per i valori dell’associazione. Qui si stanno seguendo molto questi valori ed essendo di fronte a queste acque cristalline, eccezionali viene spontaneo pensare a un evento sportivo da Panathleti. Claudio Menichelli sta facendo cose veramente eccezionali per la valorizzazione del territorio e delle sue preziosità: ci ha fatto vivere i momenti emozionanti della Quintana che rimarranno impressi nella mia mente e in quella di tutti gli ospiti di questa festa dei 30 anni”

 

CONTINUA

 

 

El pasado 25 de octubre, la asociación Panathlon Internacional Barcelona, fundada en 1959, rindió un homenaje al consejero y exjugador blanquiazul Rafa Marañón como ejemplo de personalidad deportiva que ha conseguido los objetivos y valores de Panathlon.
Panathlon (que en griego significa 'conjunto de disciplinas') es un movimiento internacional para la promoción y difusión de la cultura y la ética deportiva y se propone profundizar y defender los valores del deporte, entendido como un instrumento de formación y valoración de la persona y como vehículo solidario entre las personas y los pueblos. Su lema es ‘ludis iungit’, que significa 'unidos en el deporte'.

El acto tuvo lugar en el Real Club de Polo de Barcelona y acompañó a Rafa Marañón el CEO del RCD Espanyol, Mao Ye. Entre otras personalidades, acudieron Josep Antoni Pujante, presidente de Panathlon Internacional Barcelona, Ferran Martínez, vicepresidente, Curro Espinós, presidente del Real Club de Polo de Barcelona y Pere Sust, presidente de la Fundació Catalana per a l’Esport y exsecretari general de l’Esport.

El acto, que se desarrolló en un ambiente distendido, comenzó con un emotivo minuto de silencio en memoria de José María Gay de Liébana, que falleció en 2021, economista, y gran defensor de los colores blanquiazules, y asiduo de las cenas de Panathlon.

La celebración finalizó con un intercambio de obsequios, entre los que se encontraba una camiseta del RCD Espanyol firmada por Rafa Marañón.

 

- GALERĺA

The XIV Pan-American Congress in Cochabamba, Bolivia, ended with great success. The works took place at the Gran Hotel Cochabamba.

Representatives of Argentina, Bolivia, Chile, Peru, Ecuador and Uruguay were present. Panathlon International has been represented by the International President Pierre Zappelli, by the Vice-President Orietta Maggi, by the CI responsible for America Luis Moreno, by the President of the Expansion Commission Patrick van Campenhout and by the Secretary General of PI Simona Callo. They described to the participants Panathlon International’s projects as "Fair play starts again from school", the activity of the General Secretariat, of the Expansion Commission and the Strategic Plan 2022-25. The International President at the opening of the works has reminded the importance of these in-person meetings that contribute to the strengthening of friendship, cultural sports exchanges and the possibility to establish also in South America a Panathlon International representation to develop its presence on the continent. Guest of honour the President of the Bolivarian Sports Games ODEBO Baltazar Medina from Bogotà -Colombia. After the welcome by the President of the Panathlon International Club of Cochabamba, Silvia Jimenez, each representative has illustrated the projects carried out by Clubs concerning school, fair play, environment, relations with the Olympic Committees, etc..

Mr. Bernardo Pavic, Vice-President of the Club Cochabamba, illustrated the activities of the club and said that he will work, together with the President, to establish a new district as soon as possible.

At the end of the second day, all representatives joined together to draw up the final document, which you can find attached. Before concluding the Congress, and after discussion, the participants have decided the next venues of the Pan-American Congress: 2023 Ecuador and 2025 Mexico.

All participants were accompanied by Silvia and Bernardo respectively President and Vice-President of the Panathlon International Club of Cochabamba to visit the centre of the city and the Christ that dominates it, in an atmosphere of sharing and friendship.

This experience will remain in the heart of all participants.  The city of Cochabamba together and the Panathlon Club members have been enthusiastic and willing to spread PI values.

 

- PHOTO GALLERY

 
 

Sabato 15 ottobre a Briga Novarese presso l’Hotel Tre Stelle, si è svolto un Convegno Medico Sportivo organizzato dalla Sezione Panathlon Club Mottarone, con il patrocinio ed il contributo del Panathlon Distretto Italia Area 3 e dell’Unione Veterani dello Sport, sezione Borgomanero e Arona.

I lavori sono stati aperti da un’interessante  relazione del dottor Stefano Cusinato “Sull’alimentazione nello Sport”. Il Dottor Massimo Pistorio ha poi trattato il tema  dell’attività fisica, dal giovane all’atleta master, effetti benefici a cura. Subito dopo il dottor  Sergio Migliorini  ha parlato dell’assistenza medica nelle gare internazionali ed olimpiche di Triathlon. Infine la dottoressa Paola Paffoni ha illustrato l’allenamento della mente per migliorare la prestazione sportiva e l’importanza del mental coach. Molto buono l’afflusso di professionisti del settore interessati ai temi trattati.

 

- GALLERIA FOTOGRAFICA

 

 

Prestigioso riconoscimento per Andrea Carloni, ultimo “past president” del Panathlon Club di Ancona, che il 4 novembre, in occasione delle celebrazioni del “Giorno dell’Unità nazionale e delle Forze Armate”, è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere, al merito della Repubblica Italiana, conferite con decreto dal Presidente della Repubblica  Sergio Mattarella.

Andrea Carloni, che ha ricevuto il riconoscimento dalle mani del Prefetto di Ancona Darco Pellos e dal sindaco Valeria Mancinelli, ha visto riconoscere la sua pluriennale attività giornalistica, svolta con grande passione e professionalità. Nello stesso tempo ha svolto, e svolge tutt’ora, incarichi importanti in seno al Panathlon Club di Ancona dove si è anche sempre distinto per le sue capacità morali ed organizzative. Il riconoscimento dà lustro al club anconetano. Al neo cavaliere le congratulazioni di tutto il Consiglio Direttivo, guidato dal presidente Vladimiro Muti, e dei soci panathleti.

 

Panathlon International

Fondazione D.Chiesa