“Premio Fair Play” in memoria di Tavecchio - Panathlon International Club Milano

A quasi cinque mesi dalla scomparsa di Carlo Tavecchio, il Panathlon International Club Milano, nella figura di Filippo Grassia, ha voluto ricordare l’ex presidente della FIGC istituendo una serata in suo onore. Così, presso la sede del Comitato di via Pitteri, è andato in scena il “Premio Fair Play 2023”, durante la quale sono stati consegnati diversi riconoscimenti a chi si è distinto per particolari gesti etici e sportivi.
Alla serata, guidata dal presidente Filippo Grassia, erano presenti Gabriele Gravina, presidente FIGC, Giancarlo Abete, presidente LDN, e Sergio Pedrazzini, successore di Tavecchio alla presidenza del CR Lombardia della FICG.

Di seguito tutti i premiati:

- Massimiliano Borsani, presidente scuola calcio Aldini, per aver negli anni supportato attraverso il Torneo Amici dei Bambini associazioni umanitarie e per l'impegno profuso nel collaborare con le Scuole Calcio Insuperabili rivolte a ragazzi con disabilità;

- Dirigente Giovanni Stringhini, direttore sportivo dell'Fc Enotria non solo per aver valorizzato tanti giovanissimi calciatori approdati poi in squadre professionistiche e aver coraggiosamente puntato anche su ragazzi gravemente infortunati, ma per aver imposto opportune regole di comportamento in campo e sugli spalti. Più di una volta ha invitato i genitori presenti in tribuna, anche di squadre ospiti, ad atteggiamenti rispettosi nei confronti di avversari ed arbitro facendo intendere che in caso contrario avrebbe chiesto la sospensione della partita. E l'Enotria oggi è uno degli esempi più belli di fair play, rispetto ed educazione;

- Gaetano Maffa e Fabio Pavanello dirigenti del Gs Villa per aver salvato con un pronto intervento di rianimazione il proprio portiere under 16 rimasto senza sensi per oltre un minuto dopo un violentissimo scontro di gioco durante la partita col Casalmaiocco e trasportato d'urgenza con l'elicottero all'ospedale San Matteo di Pavia;

- Gabriele Peccati, istruttore, educatore e allenatore. Si occupa nella zona di Lodi del Progetto Rete organizzato dal Settore Giovanile Scolastico della Figc, iniziativa rivolta ai "minori stranieri non accompagnati" e che in Italia coltivano il sogno di tutti i ragazzi, quello di poter giocare a calcio;

- Yasmin Moustafa, classe 2006, giovanissima arbitro donna musulmana di origini egiziane che dopo aver giocato a calcio con le giovanili della Cremonese (città in cui vive da anni) dirige con passione e carattere le partite dei suoi coetanei nel weekend facendosi rispettare ma sempre pronta al dialogo. Il miglior esempio di integrazione;

- Calciatore Federico Invernizzi, classe 2008: durante Colicoderviese-Cinisello del campionato under 15 si distingue per un bellissimo gesto di fair play. Il centrocampista della squadra di casa lo stende fuori dall'area ma l'arbitro assegna comunque il rigore alla Colicoderviese commettendo un evidente errore. Il ragazzo, pur non essendo il tiratore scelto, si presenta sul dischetto e sbaglia di proposito passando volontariamente il pallone a Magni, portiere avversario. Un gesto di grandissima onestà riconosciuto da tutti, dalla sua squadra, dal suo allenatore e soprattutto dagli avversari.

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