Museo Olimpico - Dessinons le Sport / Drawing Sports

Dessinons le Sport / Drawing Sports

Il Museo Olimpico che dalla collina di Ouchy degrada col suo parco verso la sponda nord del Lago Lemano, in faccia alle cime innevate delle Alpi del Valais fino al massiccio del Monte Bianco in lontananza, ha un fascino del tutto particolare e attira folle di visitatori di tutte le età e delle più disparate provenienze.

Vi si accede salendo la scalinata circondati da sculture di grandi atleti come Paavo Nurmi e Emil Zátopek e passando sotto all’asticella dell’incredibile record di 2,45 m. che il cubano Sotomayor stabilì il 23 luglio 1993 a Salamanca.

In quello scrigno sono raccolte le testimonianze del pensiero decoubertiniano e la storia dell’olimpismo, da quello classico, grazie alle copie di celebri reperti, a quello moderno.

Da qualche anno è cambiata l’impostazione del museo, non più raccolta di cimeli di questo o quel campione o delle tante atlete che hanno fatto la storia dello sport moderno, ma itinerario che ripercorre la storia dei Giochi estivi e invernali. Ci sono i simboli, le fiaccole, i plastici degli impianti, le notizie salienti delle varie edizioni.

C’è soprattutto un ricchissimo repertorio multimediale con cui i visitatori possono divertirsi a scovare ricordi e ascoltare racconti. Aggirarsi per quelle sale porta a respirare lo spirito olimpico, anche chi atleta non è stato e non ha mai vissuto da vicino l’esperienza olimpica.

In questa affascinate cornice il Panathlon International e la sua Fondazione Culturale “Domenico Chiesa” troveranno uno spazio loro dedicato e potranno mostrare ai tanti frequentatori che transiteranno una delle attività qualificanti del movimento panathletico e della Fondazione in particolare.

Come è stato annunciato, la «Fondation olympique pour la culture et le patrimoine», che gestisce il Museo Olimpico, ci ha concesso l’uso esclusivo di un’intera sala per ospitare la mostra sulla quale da qualche mese si sta concentrando il lavoro della Fondazione Chiesa.

Dal 20 al 31 marzo saranno esposte nell’Espace Art Lounge, 34 opere di giovani studenti che in 16 edizioni del Concorso Internazionale di Arte Grafica si sono cimentati nel tradurre in immagini i valori, i disvalori, i sentimenti e le emozioni che suscita in loro lo sport, in tutte le sue accezioni. La mostra antologica, frutto di una selezione attenta a dare spazio a tutti i paesi rappresentati, è organizzata in 5 sezioni: Sport, Valori, No alle violenze, Fair Play e Sport per tutti. Fra le violenze sono citati il Doping, il Razzismo e l’Antagonismo.

Come è noto non è tanto la qualità artistica che emerge, ma uno spaccato di come i temi sono percepiti dai giovani concorrenti. I più significativi lavori mostrano una applicazione basata su confronti, su idee e progetti maturati in percorsi didattici e spesso in contradditori con panathleti che si dedicano a dibattere tutti gli argomenti che lo sport propone. In fondo è questo il vero valore del Concorso Grafico: stimolare l’incontro del Panathlon con gli studenti, facendo emergere contraddizioni e virtù che lo sport ti abitua a vivere. Lo hanno compreso le tante persone che sovrintendono al Museo Olimpico, ci hanno dato

fiducia e si sono compiaciute del progetto presentato. Per la Fondazione Chiesa e per il Panathlon International questo è motivo di grande soddisfazione.

La mostra sarà corredata di due pannelli nelle lingue lingue francese e inglese esplicativi di cos’è il Panathlon, della natura e dell’opera della Fondazione Chiesa e del significato della mostra. Saranno a disposizione dei visitatori le copie della “Guida alla mostra”, dove anche le scuole di appartenenza degli autori avranno la loro visibilità. Scuole e autori riceveranno oltre all’informazione sull’imminente mostra anche copia della Guida.

Crediamo che l’evento che proponiamo sia un buon annuncio di primavera e possa rendere orgogliosi tanti panathleti. Losanna li aspetta. La città e il Museo Olimpico hanno tanto da offrire e il pensiero di avere una piccola parte da interpretare per 10 giorni farà certamente onore agli autori, ai loro insegnanti e a quanti si spendono per trasmettere cultura sportiva.

Panathlon International

Fondazione D.Chiesa