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Coronavirus blocca le Olimpiadi. Prima  di lui solo le guerre

di  Renato Zanovello, Presidente emerito Panathlon Padova

Su un giornale di Tokyo il comico Gene Gnocchi ha visto il seguente annuncio ,da lui riportato sulla rosea : " Vendesi torcia olimpica usata pochissimo ,ottimo stato . Astenersi perditempo " .

E' una battuta umoristica fra tanto dolore per dire che il Coronavirus ha costretto il CIO a far slittare le Olimpiadi di Tokyo 2020 all'estate 2021 .

Oltrechè in  questa edizione 2020 , le Olimpiadi moderne non si erano prima svolte solo tre volte ,causa guerra, precisamente nel 1916 , 1940 ,1944 .   

Quest'anno un piccolissimo virus sconosciuto sta sconvolgendo tutto il mondo,compreso quello sportivo, facendo per inciso meditare sulla fragilità ed i limiti dell'essere umano ,spesso ripieno di un'autosufficienza fasulla , basata su falsi valori e quindi pronta a sgretolarsi ,come ampiamente dimostrato.  L'annuncio del rinvio delle Olimpiadi ha risvolti positivi e negativi secondo le sfaccettature che lo rappresentano .  E' un'ottima notizia dal punto di vista prioritario della salute ,visto il tragico sviluppo attuale della pandemia .

E' una notizia meno ottimale per tanti campioni ,soprattutto i meno giovani atleticamente parlando ,che dovranno mantenersi in forma per un altro anno e qualche mese . Invece e' una pessima notizia dal punto di vista organizzativo-amministrativo, com'è facile immaginare con riferimento non solo olimpico : basti pensare ,ad esempio, al possibile congelamento delle cariche istituzionali sportive in scadenza ,ove alcuni dirigenti vedevano gia' il miraggio del pensionamento ,altri invece avevano già iniziato una più o meno aperta campagna elettorale, che noi del Panathlon ci auguriamo sia sempre ed ovunque ispirata allo spirito del servizio competente ,assiduo e disinteressato.

Che Dio ce la mandi buona ! E' proprio la piu' ovvia,variegata conclusione.

 

   

 

 

Al posto della cena conviviale mensile le mascherine per l’ospedale cittadino «Santo Spirito». 

Le mascherine sono state consegnate, nell'atrio dell'ospedale, da Gina Spitaleri e dal dottor Valter Conterio, storico socio e consigliere del sodalizio braidese (75 iscritti) e anche dirigente medico del laboratorio analisi del «Santo Spirito».

«Abbiamo utilizzato l'intera somma che avremmo speso per la conviviale di marzo, che ovviamente è stata rinviata - spiega Lino Cravero, attivo segretario e addetto stampa del Club -; un'iniziativa pienamente condivisa dai soci, che ringraziamo ancora per la grande sensibilità dimostrata>

Il Panathlon e il Coronavirus

Silenzio di Tomba, con la " t " minuscola e maiuscola . Si', perche' essa sta ad indicare la situazione surreale,tombale delle nostre citta' deserte,silenziose , con la gente ingabbiata in casa e tanti negozi chiusi , ma sta ad indicare anche il nome di un grande campione dello sci ,rappresentativo di tutto lo sport ,che tace dappertutto per il contagio da Coronavirus. 

Si fermano tutte le discipline sportive , ad ogni livello , in tutto il mondo , l'agonismo e' sospeso ovunque . Anche noi del Panathlon abbiamo dovuto rinviare tutti gli eventi etico-culturali sportivi caratteristici della nostra "mission" ,ufficialmente assegnataci dal CIO fin dal secolo scorso e riconosciuta dal Coni.  Ora piangiamo tante vittime , soffriamo con i contagiati , siamo infinitamente grati agli operatori sanitari ,magari presi dalla paura che Montaigne diceva essere la cosa della quale egli stesso aveva piu' paura ,come eccesso di isteria .

Anche l'idolo del denaro si arrende ,lo sottolinea Lewis Hamilton,campionissimo di Formula 1 .  In tempi di trionfo dell'autosufficienza , della tecnologia ,dell'individualismo , il Coronavirus ci fa capire il limite ,la fragilita' dell'essere umano . Ma il poeta Mario Luzi ricorda che sotto il cumulo delle macerie c'e' il bulbo della speranza .  Che stia per fiorire un'umanità più umana ?

Renato Zanovello       

Presidente emerito Panathlon Padova

 

La Malpensa - Messaggio del Presidente Massimo Tosi a tutta la comunità panathletica

 

In questo momento di emergenza, anche il Panathlon Club Arezzo sostiene l’Ospedale San Donato. Il club service, che ha sospeso tutte le proprie attività ed iniziative in questo periodo, ha deciso di donare a favore dell’ospedale di riferimento del proprio territorio l’intero budget degli eventi ed iniziative che si sarebbero dovuti svolgere nel mese di marzo. La somma, di 1.000 euro, è già stata versata attraverso un bonifico al Calcit con la seguente causale: “Panathlon Club Arezzo – Donazione per Covid 19 Reparto Malattie infettive e Pronto soccorso ospedale San Donato”.

“In questo terribile momento di pandemia – spiega il presidente del Panathlon Club di Arezzo Mario Fruganti – il Calcit sta ricoprendo il ruolo di collettore nella raccolta di fondi per l’acquisto di materiali urgenti ed indispensabili per il personale sanitario del nostro Ospedale impegnato nella meritoria opera di assistenza e cura dei pazienti colpiti dall’infezione da Coronavirus. 

Questo atto – prosegue Fruganti – è un modo per essere solidali e riconoscenti verso tutti quegli operatori della sanità per l’attività che stanno svolgendo in favore della popolazione del nostro territorio in questo momento di emergenza. Abbiamo, altresì, risposto in maniera concreta alle sollecitazioni che ci sono venute in questi giorni, sia dalle Presidenze internazionali e nazionali del Panathlon e dal neo Governatore Area 6 Toscana, sia dai nostri stessi Soci”.

Anche il Panathlon Club Brescia è sceso in campo con un’offerta di 5.000 euro destinati agli Spedali Civili di Brescia.

È stata la prima decisione attuata dal nuovo presidente del Rodolfo Garofalo succeduto a Angiolino Micheletti. NEI GIORNI SCORSI il numero uno dell’associazione ha convocato il nuovo consiglio direttivo mettendo all’ordine del giorno l’eventuale offerta da destinare in beneficienza agli enti impegnati nella lotta contro il Coronavirus.

All’unanimità il consiglio direttivo ha deciso di inviare un bonifico agli Spedali Civili da destinare all’acquisto di macchinari e strumenti utili per far fronte alla sempre più pressante emergenza. «È una decisione che ha trovato d’accorto tutto il consiglio direttivo e i soci da noi interpellati – afferma il presidente Garofalo -.

Pertanto abbiamo deciso di mettere a disposizione del nostro ospedale cinquemila euro, che non è certamente una somma elevata, ma che per noi rappresenta davvero uno sforzo importante.

Sono davvero grato ai colleghi del consiglio e ai nostri soci che hanno risposto senza esitazioni e con generosità alla mia richiesta»

In questo momento di emergenza anche il Panathlon Club Valdarno Superiore ha deciso di andare in aiuto dei sanitari dell'Ospedale del Valdarno "Santa Maria alla Gruccia".

Il consiglio direttivo del club service valdarnese, che ha sospeso tutte le proprie attività ed iniziative, ha deciso di donare a favore dell'ospedale di riferimento del proprio territorio l'intero budget di eventi, iniziative e progetti che si sarebbero dovuti svolgere nel mese di marzo.

La solidarietà non si ferma, anzi si intensifica in periodi di emergenza come questo.

Tra le tante iniziative benefiche c'è quella del Panathlon Club Cesena, che ha deciso di donare 10mila euro all'ospedale Bufalini per contribuire all'acquisto di un ecografo, in accordo con i dirigenti del nosocomio cittadino.

Il presidente del sodalizio, Dionigio Dionigi, si è incaricato di versare la somma. "E' doveroso aiutare la comunità in questo difficile momento", ha commentato.

Anche quando tutto sembra finito c’è sempre una speranza da inseguire.....

ed e ‘ per questo che il Panathlon Club  Ariano propone il Progetto Contest Grafico #IO Resto Casa e invita i  Panathleti a diffonderlo alle famiglie con bambini.

 

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Fondazione D.Chiesa