Sport, Educazione, Crescita

Uno dei pilastri del Panathlon International è l’affermazione dell’ideale sportivo e dei suoi valori morali e formativi quali strumenti di educazione e crescita dei ragazzi.

Sembra ormai appurato che lo sport entra a pieno diritto fra le attività umane più formative, presso tutti i popoli e tutte le culture. Lo fa grazie al suo riconosciuto valore educativo e questo diventa un campo in cui investire.

Tutti coloro che hanno a cuore l’investimento educativo che porti a migliorare la qualità della vita, a tutelare il proprio benessere ed il proprio stare in salute psico-fisica, sanno che lo Sport ha le qualità necessarie per creare momenti di incontro e di crescita globale e armonica della persona, che facilita l’apprendimento e rafforza la personalità. Lo sport è anche un grande veicolo di libertà e di pace e permette ai giovani di crescere con pari opportunità. Spinge alla relazione, all’interazione e all’incontro con l’altro. Lo fa grazie all’etica “originaria e fondamentale” che instaura. 

La diffusione della pratica sportiva pone anche responsabilità a tutti gli attori in scena, dai dirigenti, ai tecnici, agli stessi atleti e alle loro famiglie. Su questo tema il P.I. ha prodotto la Dichiarazione sull’etica nello sport giovanile e la Carta Dei doveri dei genitori nello sport. Cultura sportiva ed  etica sono veicolati da Famiglia,  Scuola e Società Sportive. Tutte e tre queste Agenzie Educative dovrebbero convogliare i loro sforzi verso il soggetto in modo responsabile. Il genitore accompagnando il proprio figlio nel cammino che lo porta a conoscere, a fare, ad essere; l ’Insegnante nel far riscoprire i valori dello sport, nel divenire “modello” per i suoi allievi, ispiratore di scelte  sportive. L’istruttore e  l’allenatore di Società Sportive, devono riscoprire il ruolo di “educatori” prima che di tecnici (De Coubertin non ha mai parlato di allenatori, ma sempre di educatori) . Devono essere  la guida dell’atleta e della squadra, nell’indirizzare tutte le risorse del singolo e del gruppo, sfruttandole al meglio, per cercare di ottenere i risultati migliori. Sempre con una morale – un’etica – non negoziabile. Il Dirigente deve organizzare l’attività avendo come obiettivo fondamentale le persone: quelle degli atleti e dei collaboratori. Il Panathlon ha proposto lo studio e l’introduzione di “piani di integrità” e svolge un’azione incessante sul territorio e con le istituzioni per salvaguardare i diritti dei ragazzi ed aiutarli a crescere per diventare bravi sportivi ma anche bravi cittadini.

Al fine di diffondere gli ideali panathletici ed i valori olimpici ai quali si ispira, il Panathlon è entrato nelle Università, creando i PCU e favorendo la nascita di club formati da giovani (i Panathlon Club Jr) con età compresa fra i 18 e i 32 anni.

 

Carta dei doveri del genitore nello sport 

Carta dei diritti del ragazzo nello sport