Appuntamento con i motori per il Panathlon International Club Lecco, presieduto da Andrea Mauri. Martedì 21 febbraio alle 18.00, farà infatti visita esclusiva al prestigioso Museo della Moto Guzzi a Mandello del Lario.

Panathlon International Club Lecco in visita al Museo della Moto Guzzi: "un'occasione per toccare con mano la storia del grande marchio"
Per l’occasione i soci del Club saranno accompagnati da Fabio Gilardenghi dell’ufficio stampa del Gruppo Piaggio e Fabrizio Zucchi di Moto Guzzi. Inoltre ha già confermato la sua presenza, Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello del Lario. Presente anche l’ex pilota del Motomondiale e vice-campione del Mondo della classe 125 cc, Ezio Gianola.

«Per il nostro club – sottolinea Andrea Mauri – si tratta di un’occasione speciale per toccare con mano dal vivo la storia centenaria di un grande marchio motociclistico, eccellenza e vanto del territorio Lecchese. La visita al Museo della Moto Guzzi fa parte di un programma di visite a realtà imprenditoriali della nostra provincia che hanno lasciato e lasciano tuttora un segno tangibile anche nel mondo dello sport».

Esposti pezzi unici e fra i più celebrati al mondo.  Nel Museo sono esposti pezzi unici come la prima motocicletta costruita da Carlo Guzzi nel 1919, l’unica siglata G.P. (Guzzi-Parodi), accanto ad esemplari fra i più celebrati al mondo come la straordinaria Otto Cilindri 500 del 1957, nata dal genio di Giulio Cesare Carcano.

L’area espositiva riservata alle moto di serie è composta da una raccolta di oltre 80 veicoli che, insieme al racconto della storia produttiva dell’Aquila di Mandello, offrono uno spaccato dell’evoluzione sociale ed economica del nostro Paese. E’ il caso della mitica Norge del 1928, la prima gran turismo della storia della motocicletta, progettata da Carlo Guzzi insieme al fratello Giuseppe, delle Guzzi serie Sport e GT degli anni Trenta, dell’Airone, la moto di media cilindrata più diffusa in Italia dal 1939 al 1957, o del Falcone, sogno di tutti i motociclisti degli anni Cinquanta.

Nach der Konferenz in Rondine im Mai 2022 ruft Panathlon International alle Panathlon Clubs dazu auf, aktiv zu werden und das Projekt “Fair Play beginnt in der Schule“ umzusetzen.
Dank der Mitarbeit von Herrn Prof. Matteo Lazzizzera, der den Vortrag in der genannten Konferenz hielt, steht allen Panathlon Clubs eine hervorragende Anleitung zur Verfügung, damit sie das Projekt in den Schulen jeder Ordnung und jeden Grades im Zuständigkeitsgebiet jedes Clubs nachbilden. 

Die bereitstehenden Dokumente sind überaus interessant und das Ergebnis langjähriger Studien, und sie umfassen einen vollständigen Anwendungsrahmen. Das Projekt ist ehrgeizig und anspruchsvoll, aber wir sind sicher, dass verschiedene Panathlon Clubs, auch wenn sie es nicht vollständig realisieren können, die Anregung darin finden, um eine fruchtbare Zusammenarbeit mit den Schulen zu beginnen.
Eine Gelegenheit zur Verbreitung der Ethik und des Fair Plays in der Schule!

 

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110 giovani hanno potuto esprimersi sulle questioni che riguardano il Fair-Play! L'ambizione del Panathlon International Club Wallonie-Bruxelles è quella di utilizzare l'aspetto ludico del film per sensibilizzare i giovani ai bellissimi valori che lo sport trasmette e per far capire loro che questi valori possono essere applicati alla vita di tutti i giorni.
Sulla base di diversi videoclip del Comitato Olimpico Internazionale, vengono discussi con i partecipanti diversi temi, come i gesti del Fair-Play, le emozioni nello sport, il razzismo e la parità di genere.

Questa attività è rivolta a tutti i giovani tra gli 8 e i 12 anni e può svolgersi a scuola, in un centro culturale, in un club sportivo o durante una giornata sportiva. L'iniziativa è totalmente adattabile a seconda del pubblico, vengono infatti realizzate anche proiezioni per adulti e adolescenti sulla base di lungometraggi che trattano i valori dello sport.

 

Il Panathlon International Club Orvieto e la Scuola Media "Ippolito Scalza" insieme per un'interessante iniziativa tenutasi venerdì 10 febbraio, cui sono stati interessati gli studenti delle classi terze. Titolo, "Oltre le prevaricazioni". Argomento, il bullismo, deriva più che mai attuale fra le nuove generazioni, egregiamente trattato con la conduzione della dottoressa Terry Bruno, psicologa e psicoterapeuta, seguito con attenzione e partecipazione dai ragazzi.
Tra gli intervenuti, la presidente del club orvietano, Lucia Custodi, il governatore del Panathlon Area X, Rita Custodi, con il docente Franco Picchialepri, delegato a rappresentare l’Istituto ospitante per la forzata indisponibilità della dirigente scolastica, Isabella Olimpieri. Il presidente del Club Senior, Lucia Custodi, quello e del Club Junior, Flavio Zappitelli, hanno confermato la piena disponibilità del Panathlon Orvieto per il supporto di future iniziative su temi che possano interessare i ragazzi e comunque di sostegno alla loro crescita. Si sono uniti il governatore, Rita Custodi, l'assessore allo Sport, Carlo Moscatelli, entrambi ex docenti della Scuola, ribadendo l’impegno, ove richiesto, dai rispettivi ambiti.

“Un percorso professionale straordinario di un grande uomo di sport, da sempre attento insieme alla sua famiglia alla solidarietà”. Così Maria Carafoli, presidente del Panathlon Club Modena, ha aperto la serata dedicata a Romano Sghedoni e alla presentazione della sua autobiografia “Una vita così – La mia storia, la mia Kerakoll”, scritta insieme, anzi “con la complicità di” Leo Turrini. Ed è stata proprio una chiacchierata tra i due, in un crescendo di aneddoti e battute, nello stesso stile leggero e ironico che contraddistingue il volume, il cuore dell’evento organizzato al Ristorante Europa 92 di Cesare e Luca Clò dal Panathlon modenese, che ha annunciato una raccolta fondi, tramite la parrocchia di San Giovanni Bosco, in favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Turchia e Siria. L’arrivo di Sghedoni sul palco è stato accolto da una emozionante standing ovation, prima dei saluti del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, del sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e di quello di Sassuolo Gian Francesco Menani. Il botta e risposta tra i due autori ha ripercorso gli inizi dell’avventura imprenditoriale, con Sghedoni non ancora trentenne, che hanno portato Kerakoll da un’idea nata nel periodo dei “pionieri” della ceramica, quando “si decideva di aprire un’azienda in osteria, e un’indagine di mercato non si sapeva neppure cosa fosse” a essere oggi un colosso mondiale da duemila dipendenti. Una vera seconda famiglia, per la quale, ha confessato Sghedoni: “più cresceva, più mi sentivo responsabile nei confronti di chi ci lavorava”. Quindi il grande amore per lo sport, nato negli anni da studente, una passione in nome della quale Kerakoll è diventata negli anni sponsor di campioni come Valentino Rossi, Michael Schumacher, oltre al volley maschile modenese. Tra i presenti, oltre a numerosi rappresentanti del mondo sportivo di Modena e provincia, il generale Davide Scalabrin, comandante dell’Accademia Militare di Modena, il presidente della Camera di Commercio di Modena Giuseppe Molinari, Gianlauro Morselli di Emiliana Serbatoi, Cristian Berselli, Paolo Mazza e Gilberto Borghi di Bper Banca, vicina ai progetti di solidarietà del Panathlon, a sostegno dei quali sono stati erogati grazie al club modenese oltre 32.000 euro nel 2022. Parte della presentazione è stata ovviamente dedicata al grande amore di Romano Sghedoni per il Modena Calcio, prima come atleta delle giovanili, poi come tifoso e sponsor e oggi anche come presidente onorario, con in mezzo il fondamentale periodo da presidente, che ha coinciso con il salvataggio della società gialloblu (e il conseguente “inferno” della Serie D, per usare la definizione dello stesso Sghedoni) nel momento forse più difficile della sua storia. E il Modena era presente all’evento Panathlon con l’amministratore delegato corporate Ilaria Mazzeo, il direttore sportivo Davide Vaira, il direttore della comunicazione Paolo Viganò, ma soprattutto con il presidente Carlo Rivetti, autore della prefazione del libro, che ha risposto alle domande di Turrini parlando dell’incontro, del passaggio di testimone alla guida dei “gialli” e dello speciale rapporto di stima e amicizia con Sghedoni, a partire dalla condivisione degli stessi valori. In chiusura a Romano Sghedoni, accompagnato dalla moglie Luciana e dai figli Emilia e Fabio, è stata donata da parte della presidente Carafoli un’opera dell’artista e socio Panathlon Alessandro Rasponi.

Dopo le iniziative che nel tempo ci hanno visti impegnati nelle scuole del trapanese in attività di promozione dei valori dello Sport, del Fair Play, dell’Amicizia e della Solidarietà, dal 17 al 27 febbraio prossimi ritorneremo a scuola fra i banchi dell’Istituto d’Istruzione Superiore “S. Calvino e B. Amico di Trapani”, per proporre agli studenti una serie di conferenze su importanti tematiche:

– Venerdì 17.02.2023, la Docente Universitaria Ignazia Bartholini relazionerà su “Bullismo e Cyberbullismo”;

– Venerdì 24.02.2023, la Coreografa e Regista Betty Lo Sciuto relazionerà sui contenuti del suo libro “Il corpo intelligente e la danza”, un interessante studio sulle discipline artistiche e dinamiche del “movimento”;

– Lunedì 27.02.2023, il Commercialista Dott. Angelo Irienti relazionerà su “La società sportiva tra volontariato e Azienda”.

Gli incontri inizieranno alle ore 9,30 e al termine i relatori risponderanno alle domande di alunni e docenti. La Prefetta di Trapani Dott.ssa Filippina Cocuzza, sempre molto sensibile nei confronti dei giovani, della loro crescita e della formazione di una cittadinanza attiva e consapevole,salvo sopravvenuti impegni istituzionali, verrà a porgere il suo saluto. Ringraziamo la Dirigente dell’Istituto d’Istruzione Superiore “S. Calvino e B. Amico di Trapani” Dott.ssa Margherita Ciotta e la Prof.ssa Francesca Tripoli, coordinatrice del corso in Management dello Sport, per la fattiva collaborazione che anche in questa occasione ci hanno offerto.

All’inizio della conviviale, il presidente del Panathlon Club Cesena Dionigio Dionigi ha mostrato un documento che appartiene alla storia del calcio romagnolo: «Guarda Italo, te lo ricordi?».

E' Italo Cucci: «Certo, fu la beffa del secolo, una serata di somma ipocrisia che ricordo con grande affetto». Il documento riguarda il patto di gemellanza tra Cesena e Rimini, firmato il 20 ottobre 1977 dai due presidenti a Paderno, su iniziativa di Dionigi e del suocero Aldo Domeniconi. Vennero convocati i sindaci delle due città, Leopoldo Lucchi e Nicola Pagliarani, i presidenti Dino Manuzzi e Bruno Vernocchi, gli allenatori Pippo Marchioro (Cesena) e Osvaldo Bagnoli (Rimini). Una gemellanza che poi la storia ha respinto.

Italo Cucci a Ponte Giorgi era ospite del Panathlon soprattutto per parlare di Var nel calcio e di una tecnologia di cui è sempre stato fiero avversario. Il Cucci al Panathlon di Cesena tra var e gemellanza: «La beffa del secolo» giornalista di Sm Tv Roberto Chiesa ha provato invano a correggerlo («direttore, si dice il Var, lo ha chiarito anche l’accademia della crusca»), ma Cucci ha replicato: «No, io dico la Var, riferito alla macchinetta che decide, così posso andare a ruota libera. La macchinetta non querela, l’uomo sì. L’accademia della crusca queste cose non le sa». Il Var non ha davvero risolto nulla? Cucci va oltre: non solo non ha risolto, ma ha amplificato i problemi. «Ci dicono che ci sono meno errori a livello numerico, ma io ribatto che ci sono più errori in quanto a qualità della svista.

La Var è un attentato alla bellezza del calcio, basti pensare all’ultimo incredibile gol annullato alla Sampdoria. L’arrivo di questa trovata è un preannuncio della futura sparizione dell’arbitro: non ce ne sarà più bisogno, come accade nel tennis. E’ uno strumento che ha cambiato la reazione popolare al gol e ora bisogna aspettare la cassazione della macchinetta. Chi è l’idiota che ci ha tolto la gioia, la rabbia, il dolore, il sorriso?». Puntualizzazione di Chiesa: «Però il tuo amico Biscardi per anni ha invocato la moviola in campo». Replica di Cucci: «Sì, ma io gli dicevo: “Aldo, se inizia la moviola in campo, poi finisci tu”.  E in definitiva, voi senza Var stavate così male?». Cucci ha anche presentato il suo ultimo libro dedicato alla Juventus: “Agnelli Juventus 2023 la famiglia del secolo”.
Lanciando un altro sasso: «C’è la logica del colpire uno per educarne cento. Il calcio ogni tanto sceglie la Juve e le dà una bastonata perché gli al[1]tri stiano attenti». E qui c’era il concreto rischio di fare l’alba a discutere, senza che nessuno cambiasse idea, come in ogni discussione di calcio che si rispetti

L’ Area 6 del Panathlon International presieduta da Andrea Da Roit, in collaborazione con i club del territorio fiorentino e toscano, promuove la prima edizione del concorso letterario, per racconti inediti, intitolato “Sportiva...mente. Lo sport mi piace perché?” con il patrocinio del Coni e della Regione. Il concorso è riservato alla scuola primaria con gli alunni che dovranno produrre un elaborato scritto individuale, raccontando la disciplina sportiva praticata, il motivo per cui è stata scelta e anche con quali risultati. Possono partecipare le classi appartenenti agli istituti scolastici della scuola primaria di quarta e quinta della Toscana. Tutte le opere devono essere inediteo. Per partecipare è sufficiente l’invio via mail a Diese E-Mail-Adresse ist vor Spambots geschützt! Zur Anzeige muss JavaScript eingeschaltet sein! e l’elaborato dovrà essere contenuto in un file formato word, con l’indicazione del titolo e del nome dell’autore e dovrà essere completata con la compilazione della scheda di partecipazione. I lavori devono pervenire entro e non oltre il 31 marzo. La premiazione al Premio Bancarella Sport a Pontremoli a luglio (nella foto, i presidenti dei Panathlon toscani).

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