Il 30 ottobre 2021 resterà un giorno da ricordare, Villa Queirolo (Rapallo) – sede del Panathlon International - ha accolto più di 120 panathleti che si sono ritrovati per commemorare i 70 anni di vita del nostro Movimento.
La giornata ha potuto svolgersi all’esterno della Sede e molti sono stati i momenti emozionanti e significativi.
Il Segretario Generale Simona Callo ha accolto e salutato le autorità civili e panathletiche ed ha introdotto, in italiano ed inglese, i vari interventi con una breve storia della Sede del PI.
Successivamente sono intervenuti, il Sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco che ha sottolineato gli ottimi rapporti che intercorrono fra l’Amministrazione, la città di Rapallo ed il Panathlon International; il Presidente del CONI Regione Liguria, Antonio Micillo, già Governatore dell’area Liguria Panathlon, che ha portato l’attenzione sull’importanza che rivestono i valori e le Carte del Panathlon International; Don Paolo Zanandreis – Direttore Diocesano per lo sport, che ha portato i saluti del Vescovo e ha ricordato l’ importanza delle radici e l’importanza dello sport come veicolo di valori e di bene.
E’ poi intervenuto il past president Enrico Prandi che ha ricordato le persone di riferimento con le quali ha lavorato durante il suo mandato e che sono stati ispiratori anche per la storia del nostro Movimento: Jean Presset, Henrique Nicolini e Antonio Spallino. Ha poi citato alcuni Consiglieri non italiani che hanno lavorato con lui: Otto Bellwald (CH) e Walter Perez Soto (U) deceduto in una missione panathletica.
Infine ha esortato a seguire la raccomandazione del Congresso del PI svoltosi a Stresa nel 2010 che è sempre attuale: l’importanza dell’educazione dei giovani e la responsabilità etica delle associazioni sportive, a livello nazionale ed internazionale.
E’ stato poi il momento di Giacomo Santini, attuale past-president , che ha rilevato come fra i Presidenti del PI ci sia sempre stata una sorta di “staffetta” e continuità che da 70 anni ha consentito di presentare il Panathlon International alle più alte assisi internazionali.
Ha portato anche il saluto di Vittorio Adorni, che per una indisposizione non ha potuto partecipare. Dopo un breve “escursus” sulla redazione della “Carta dei Doveri dei Genitori nello sport” ha ricordato quanto ogni Presidente metta la propria esperienza lavorativa ed umana nel ruolo che ricopre, ma che per quanta esperienza si possa avere, c’è sempre da imparare! il Panathlon è davvero una scuola di vita. Gli interventi si sono poi conclusi con l’intervento dell’attuale Presidente Pierre Zappelli che ha voluto portare l’attenzione, sul presente e sul futuro del nostro Movimento Internazionale, rilevando che il Panathlon International deve molto ai Club italiani, senza i quali non si sarebbe sviluppato, ma che da subito ha avuto una vocazione ad espandersi fuori dall’Italia, portandolo ad avere il riconoscimento da parte del CIO nel 1982. Ha continuato dicendo che tutti i presidenti che si sono succeduti negli anni hanno contribuito alla internazionalizzazione del PI e all’apertura ad altri Paesi ed altre Culture. Oggi sono molte le relazioni con Enti ed Associazioni internazionali. Il PI è presente in molte nazioni sia in Europa che in America latina, ma è importante lavorare anche con le Rappresentanze di Losanna e Bruxelles per sviluppare la sua attività espanderlo in altri Paesi: è un è compito su cui stanno lavorando i nostri organi direttivi e i club. Il Panathlon dovrà essere sempre più un Movimento senza frontiere.
È stata poi presentata e scoperta l’opera “ramo di Melograno” da Luca Tamanini in rappresentanza di suo papà Settimo Tamanini che l’ha realizzata. I presenti si sono poi spostati davanti alla Villa dove Don Paolo ha portato la sua benedizione all’albero di melograno che è stato piantumato, insieme ad una targa commemorativa dell’evento.
I panathleti hanno poi brindato tutti insieme, alla loro amicizia, all’unione e alla prosperità, che il melograno rappresenta, augurando una lunga vita al Panathlon International!