Panathlon Club Padova - Il commento sul ciclismo etico

Renato Zanovello del Panathlon Club di Padova, commenta così un episodio simbolico del tour de France:

"Quotidianamente i mass-media forniscono notizie assai tristi sui tanti flagelli che stanno devastando l’umanità’ dal punto di vista sanitario, economico, sociale, politico, ecologico e via dicendo, dovuti ad un fenomeno di autodistruzione incomprensibile se non con l’ingiustificata motivazione di un tornaconto immediato che ignora o calpesta ogni forma di dignità’ umana. Ma, da uomo di sport, panathleta, ho trovato un po’ di sollievo nell’apprendere la buona notizia del grande gesto di fair-play di un giovane ciclista danese, J. Vingegaard, che al Tour de France si ferma ad aspettare il suo rivale diretto, il campione sloveno T. Pogacar, caduto durante il percorso, prima di andar a vincere la tappa e consolidare il proprio primato in classifica. Sembra di tornare ai tempi di Coppi e Bartali. La persona umana viene prima della bici, dice Vingegaard, che non manca poi di sottolineare l’importanza del sostegno della sua famiglia unita. E Pogacar lealmente si congratula con lui. Bravo Vingegaard, campione di sport e di vita, davvero esemplare per i veri atleti, anche nel mondo d’oggi!"

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