Al Club di Brescia si è dedicata una conviviale ad un tema particolarmente di attualità: arbitri, giudici, autodisciplina.

Lo spunto è stato offerto al Consiglio dal giovane socio Alessio Briguglio.

Il presidente Angelo Micheletti è riuscito ad imbastire una simpatica serata con ospiti di grande prestigio: Tiziana Gaglione, Delegato Provinciale del Coni; Giorgio Battinelli, già capo sezione Ufficiali di regata della XIVa zona FIV e Oscar dello sport Bresciano; Isabella Manfredi, dirigente del Gruppo Feralpi ed anche l'unica donna a sedere nel consiglio direttivo (assieme al marito Aldo Fornaro) della squadra di calcio verdeblù fin dalla fusione tra i due gruppi di Lonato e Salò; Alessio Briguglio, arbitro di calcio e formatore di arbitri; Pietro Strada, uno dei calciatori della Salernitana di maggiore talento degli ultimi anni. 

Ha aperto il dibattito il segretario Roberto Armellin, giudice di gara Internazionale di Vela, che ha messo sul piatto i temi di fondo.

Battinelli ha parlato del Giudice di gara nella Vela: “il giudice si comporta come i giudici in tribunale, ma si sta cambiando anche qui.”

Molto briosa la relazione di Alessio Briguglio, particolarmente importante il commento sull’autodisciplina: “negli incontri tra bambini l’arbitro è presente e - se non ci fossero i genitori - sarebbe inutile !”

E’ intervenuto anche Cesarone Quaggiotti, il quale ha precisato che “L’arbitro nella vela non è un poliziotto”.

La differenza fra l’arbitro nella vela e quello negli altri sport l’ha chiarita Andrea Damiani che nel 1995 fu team leader della squadra italiana nella storica e prima vittoria all’Admiral’s Cup.

“Nello sport della vela” afferma “ i concorrenti sono governati da regole che essi stessi sono tenuti - sul loro onore - ad osservare e far osservare, il giudice serve solo a dirimere le contese; nel gioco del calcio, invece, l’arbitro - come ci ha

detto Quaggiotti - è un poliziotto, indispensabile: se non ci fosse ogni partita finirebbe con una zuffa”.

 

Progetto olimpico per velisti disabili

Il 21 ottobre prima regata Hansa 303 e assegnazione  del Challenger “Gabriella Provenza Caldarella”

Partirà da Palermo per iniziativa del Panathlon club, presieduto da Gabriele Guccione, il progetto ambizioso di sostenere la barca Hansa 303 a diventare olimpica per i Giochi Paralimpici del 2024 a Parigi. Questo modello di imbarcazione sulla quale regatano un timoniere e un prodiere, è infatti tra i più autorevoli candidati ad essere inserito nel programma delle Paralimpiadi a partire dal 2024. 

Con il sostegno della Fondazione Terzo Pilastro Italia e Mediterraneo il Panathlon International Club di Palermo ha acquistato quattro imbarcazioni Hansa 303 e con il supporto tecnico della Lega Navale Palermo Centro che poi gestirà queste barche, sarà organizzata sabato 21 ottobre nel golfo di Palermo una regata a valenza nazionale che vedrà impegnati anche velisti con disabilità. 

Si tratta di una manifestazione con valenza sia sportiva che sociale poiché queste piccole ma tenaci imbarcazioni possono essere timonate anche da persone con disabilità perfino grave. 

Venerdì 20 ottobre alle 11,00 nei locali del Castello a Mare con ingresso da via Filippo Patti, il Panathlon club Palermo terrà una conferenza stampa per presentare l’evento.  

Nel corso dell’incontro a cui prenderanno parte anche alcuni dei velisti palermitani iscritti alla gara, sarà possibile ammirare le quattro barche Hansa 303 e possibilmente vederne almeno una muoversi nelle acque del porto. 

All’equipaggio vincitore della regata sarà assegnato il trofeo Challenger intitolato alla socia velista del Panathlon, Gabriella Provenza Caldarella, prematuramente scomparsa  il mese scorso.

Massimo riconoscimento internazionale 

Fair play a Filippo Rossi

Serata intensa quella proposta dal Panathlon Club di Lugano con ospite per l'occasione l'ultramaratoneta Filippo Rossi che ha intrattenuto ed emozionato il folto pubblico presente raccontando le sue esperienze sportive e non.

Ciò che più ha colpito è come il corpo del maratoneta combatta a lungo con la mente e viceversa. Una sfida che logora, che rincorre il limite della prestazione ma che arricchisce il bagaglio e la forza dell’atleta.

Filippo Rossi è appena rientrato da una ultramaratona in Iran dove ha raggiunto il 2° posto e ripartirà a breve per una nuova avventura in qualità di reporter. 

Ma il gesto che ha portato Filippo sotto la luce dei riflettori dell'opinione pubblica mondiale è senz'altro l'aver salvato la vita al concorrente taiwanese Chen Yanbo durante l'attraversamento del deserto del Gobi, gara inserita nel grande Slam dei 4 deserti: Sahara, Gobi, Atacama e Antartica. 

Per questo gesto Filippo Rossi è stato insignito del massimo riconoscimento internazionale con il Diploma d'Onore per il Fair Play che gli è stato consegnato da Maurizio Monego, Vice Presidente del Comité Internationale pour le Fair Play. E' inoltre stato insignito del premio Fair Play del Panathlon Club Lugano, consegnatogli dal Presidente Stefano Giulieri e del Distretto Svizzera, consegnatogli dal Presidente Giancarlo Dionisio.

Ancora una volta il Panathlon Lugano ha proposto una serata di sicuro interesse premiando il cuore ricco di umanità di un giovane di casa nostra, cercando di trasmettere i valori positivi e etici di cui si fa promotore.

 

 

È dell'11 ottobre  la notizia riportata da La Provincia  che il film “100 milioni di bracciate”, della regista di Moltrasio, Donatella Cervi, sbarcato in Argentina ha vinto  il primo premio internazionale al “B.A. Sport Film Festival 2017” di Buenos Aires e il diploma dal Comitato Olimpico Argentino. Alla premiazione era presente, fra le autorità, anche il rappresentante del Club di Buenos Aires Gloria Mirabelli. Il Club di Como ha condiviso la bellezza del film parlandone nella conviviale del luglio 2017. Ha diffuso il valore del lungometraggio di genere  biografico/sociale/sportivo ambientato a Mandello del Lario e con riprese sul  Lago di Como e di Lecco, a Gravedona e Noli.

Il 26 i sci potranno assistere alla proiezione dello stesso in città. 

Tutte le informazioni nell'allegato

Agradecemos a todos los Panathletas presentes, a la Dra. Carolina, nuestros sponsors, Agromercado alemán, Nativa, Municipio San Carlos, Dirección de Deportes Intendencia Maldonado, Docentes escuela 79 y muy especialmente a ellos... los niños que con su inocencia y predisposición hicieron posible que una vez más entre todos sigamos siendo útiles para nuestra sociedad y sus nuevas generaciones....  Gracias Panathlon por permitir todo esto.

Panathlon Club Maldonado

 

10 ottobre 2017

Il Panathlon Club Molfetta intende aderire alla Settimana Europea dello Sport – EWoS 2017, volta a promuovere la partecipazione sportiva e l'attività fisica nei Paesi membri dell’Unione Europea, attraverso l’organizzazione della Conferenza sul tema “100 anni di calcio a Molfetta: bilanci e prospettive”, con la finalità di promuovere l’attività sportiva giovanile e scolastica, ed in particolare nella disciplina sportiva del calcio.

L’evento, che viene organizzato nell’ambito della Settimana Europea dello Sport 2017, in occasione della ricorrenza del Centenario del calcio molfettese e del Quarantennale della Fondazione del Club, avrà luogo a Molfetta nella Sala Finocchiaro della Fabbrica di San Domenico martedì 10 ottobre p.v. con inizio alle ore 18,30.

Relatori della Conferenza saranno i Sigg.ri Dott. Angelo Giliberto (Presidente Regionale CONI Puglia), Dott. Vito Roberto Tisci (Presidente Regionale FIGC – LND e Presidente Nazionale Settore Giovanile e Scolastico FIGC), Dott. Antonio de Leo (Presidente AIA FIGC Sezione Paolo Poli Molfetta), Sig. Franco Pansini (Curatore Mostra storica “Una città nel pallone” e già Direttore Generale Molfetta Sportiva), Ins. Nicolò de Robertis (Past President Panathlon Club Molfetta e già Segretario Molfetta Sportiva).

Interverranno il Sindaco di Molfetta Tommaso Minervini e il Consigliere Mondiale del Panathlon International Avv. Oronzo Amato; saranno altresì presenti in qualità di testimonial i  soci che hanno svolto o svolgono attività calcistica Sergio Gervasio,  Michele Salvemini, Prof. Giambattista Porta, Dott. Angelantonio de Palma, Rag. Antonio Iovino, Prof. Giovanni Paparella, Dott. Saverio Bufi.

 

La celebrazione del 60° anniversario del Panathlon Club è stata caratterizzata da numerose cerimonie 

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Con motivo del 50° aniversario del Panathlon Club de Buenos Aires (fue fundado en 1967), Pierre Zappelli, presidente de Panathlon Internacional, se asistió a dicha conmemoración que fue realizada en la sede del Comité Olímpico Argentino (COA).

De la celebración también participaron Rubén Rodríguez Lamas, presidente del Distrito Argentina; José Pinto Lapa, presidente del Distrito Brasil (Recife); Ricardo Pérez, presidente del Distrito Uruguay; Luis Moreno, presidente del Distrito Perú; y Eva Szabo, ex presidente del Panathlon Club de Buenos Aires.

Carlos de Mare, Tesorero del Actas del COA, dio la bienvenida al encuentro y dijo: “En nombre del COA, quiero agradecer a todos los presentes y ratificar nuestro compromiso con los principios de Panathlon Internacional en cuanto al fair play, a la difusión y expansión de la ética dentro del deporte y el rechazo de todo lo que implica la corrupción en el deporte”.

Reconocido por el Comité Olímpico Internacional, Panathlon es un movimiento internacional para la promoción y la difusión de la cultura y de la ética deportiva. Su objetivo es profundizar, difundir y defender los valores del deporte, entendido como instrumento de formación y de valorización del ser humano y como vehículo de solidaridad en la sociedad.

“Desde su comienzo, Panathlon Internacional giró en torno al movimiento de un equipo para promover y salvaguardar los valores éticos del deporte. Estamos presentes en cuatro continentes, 24 países, contamos con 300 Clubes y unos 10 mil miembros. Panathlon Internacional tiene las características particulares y la ventaja de ser el único movimiento dedicado al deporte capaz de actuar en el campo y difundir la idea del fair play. Esa es nuestra originalidad y nuestra fortaleza. Nuestra misión es estar en contacto con la población y especialmente con los jóvenes. Tenemos que centrarnos en la educación, promoviendo los valores ideales que transmite el deporte, principalmente el fair play”, manifestó Zappelli.

Panathlon International es la asociación de todos los “Panathlon Clubes”, que esencialmente se basan en la actividad voluntaria de sus socios.

Desde su fundación, el Panathlon Club de Buenos Aires ha promovido la carta de los derechos del niño en el deporte; la ética en el deporte de los jóvenes; el adolescente y su inserción social a través del deporte; la carta del fair play; y el deporte sin dopaje.

“En 1967, 15 años después de la creación del primer Panathlon Club, en Venecia, se abrió en Buenos Aires el primer Club fuera de Europa y el primer Club de América. El primer Panathlon Club de Buenos Aires se creó en el COA y su primer presidente fue José Oriani, por aquel entonces titular de dicha institución. Desde Panathlon, trabajamos con la formación del deporte porque si podemos educar desde la juventud, vamos a evitar muchos problemas. Panathlon es un grupo de amigos internacionales que nos reconocemos en cualquier parte del mundo y somos todos hermanos. Eso es uno de los valores más importantes que tiene el Panathlon

 

Après la confirmation de Paris pour l'organisation des JO 2024, c'est dans le droit fil de l'actualité : le colloque "Héritage Olympique et Image(s) du Sport" se tiendra mercredi 27 septembre à partir de 18 heures à Nice dans le théâtre du Grand Château de Valrose (28, avenue Valrose). Cet événement est organisé dans le cadre de la deuxième édition du Festival du Film de la Fédération Internationale Cinéma Télévision Sportifs par le Panathlon Nice Côte d'Azur, en partenariat avec Côte d'Azur Sport Film Festival, et avec l'Université Nice Sophia Antipolis.

L’objectif est de traiter librement l’éventail des images du sport, les thèmes de sa télévisualisation, de sa médiatisation, de sa communication et l’image du sport que celles-ci banalisent. Pour cela sept intervenants apporteront leur éclairage d’experts. Projection, conférences, table-ronde et débat permettront de faire participer le public présent.

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In occasione del Campionato mondiale di ciclismo su strada, che si sta disputando a Bergen in Norvegia, una delegazione del Panathlon Club  Verona 1954 ha portato il proprio saluto augurale al Commissario Tecnico Cassani che ha completato la preparazione della squadra a Peschiera del Garda. L'occasione ha fornito l'opportunità di scambiare quattro chiacchiere con lo stesso Cassani in merito alle possibilità che possono avere i ciclisti azzurri nell'impegno iridato. La località norvegese è molto a nord e quindi una variabile potrebbe già essere la condizione meteorologica. Il circuito non è molto favorevole alle caratteristiche dei nostri atleti in quanto la parte finale del percorso, che prevede un totale di 267 KM, è posta in una leggera salita. Tra le squadre favorite cita il Belgio con Australia e Colombia. Altresì il momento di forma dei nostri azzurri Trentin e Viviani ci lasciano qualche chance. In particolare proprio Elia Viviani, veronese ed olimpionico a Rio de Janeiro, potrebbe essere la sorpresa che tutti aspettano

 

Panathlon International

Fondazione D.Chiesa