Nella giornata di Mercoledì 23 Novembre 2022 alle ore 18,00 presso l'Aula Magna CONI Toscana avrà luogo il convegno "La violenza sulla Donna nello sport".

Panathlon Club Valdarno Inferiore, Panathlon Club Firenze e Panathlon Area 6 Toscana vi invitano a partecipare.

 

Si è svolto nella suggestiva e accogliente cornice del Golf Club Perugia l’evento “Sport senza limiti: disabilità e pratica sportiva” organizzato dal Panathlon International Club Perugia. Ricevuti dalla presidente Carla Spagnoli i soci, le autorità panathletiche e gli ospiti per una serata ricca di valori umani e sportivi, resa ancora più importante dalla presenza di Gianluca Tassi, presidente del comitato umbro paralimpico: nel suo intervento ha fatto il quadro dello sport di sua competenza dicendo che “Dall’Umbria, da qualche anno, pur non avendo un numero folto di atleti paralimpici, quelli che ci sono quando si mettono in gioco conquistano medaglie importanti come Riccardo Menciotti: bronzo a Tokyo nel nuoto. Siamo quindi ad altissimi livelli e alcuni atleti spiccano in campo europeo e anche mondiale. Sono molto soddisfatto della situazione umbra e ringrazio il Panathlon che ci è sempre vicino e che con gli eventi come quello di questa sera porta a conoscenza dei più questi atleti e i loro sport”. Gianluca Tassi è un pilota paraplegico off road prima in moto e poi in auto che, tra l’altro, ha partecipato alla Parigi-Dakar e alla dodicesima edizione dell’Africa Eco Race dove ha trainato, con la sua auto, fino all’arrivo Geoffroy Noel De Burlin un collega belga disabile in panne. Tassi è risultato primo assoluto nella classe 4 ruote dellasua categoria, 19° assoluto e 7° nella categoria SSV.

Soddisfazione per questa serata anche da parte di Domenico Ignozza presidente Regionale del CONI che ha gratificato con la sua presenza e il suo intervento l’impegno della presidente Carla Spagnoli e del consiglio direttivo del club ricordando che “Oggi più che mai è molto importante parlare del movimento paralimpico con dirigenti e atleti. A me piace essere presente ad ogni invito del Panathlon perché con il Panathlonè sempre un’occasione per parlare di sport, di fair play, di solidarietà e questa è un’occasione particolare”.

Nel prendere la parola Carla Spagnoli ha ringraziato tutti gli intervenuti e i soci del club che con il loro impegno sono riusciti a organizzare una serata “speciale”. “Sono orgogliosa di questo appuntamento perché anche io, in famiglia, ho avuto contatti con la disabilità. Avevo otto anni quando successe un grave incidente sportivo a mio padre con conseguenze di una lesione alla spina dorsale. Quindi io per anni ho vissuto con un disabile senza mai considerarlo “disabile”. Suo padre, Annibale Spagnoli detto Lino, appassionato di calcio e mitico presidente del Perugia, la squadra della sua città, è stato campione mondiale ed europeo di motonautica nella classe racers. Ma alla fine del 1960 il grave incidente  sul lago di Albano lo costrinse ad abbandonare tale disciplina.  Rimase sempre nello sport dedicandosi appunto al Perugia Calcio riportandola, dopo venti anni, in serie B. Da sempre si era dedicato all’azienda di famiglia la “Luisa Spagnoli” fino a diventarne prima presidente e poi amministratore delegato.

Ospiti d’onore della serata al Golf Club: Marta Nizzo, nazionale italiana di tennis trapiantati e Giulia Vernata nazionale italiana nel tiro a volo alle quali Carla Spagnoli ha consegnato una targa a ricordo di questo significativo evento, organizzato per far conoscere e sostenere meravigliosi esempi di sport che superano la disabilità dei due atleti premiati. Per il Panathlon erano presenti dell’Area X Benito Montesi presidente del club di Terni e Giovanni Tasegian presidente del club Valtiberina. L’area X era rappresentata dal vice governatore Marcello Carattoli, vice presidente anche del Panathlon club Perugia e a cui si deve il maggior impegno per l’organizzazione dell’evento.

Una festa in onore di Bugno e della sua luminosa carriera ciclistica ma, soprattutto, si è fatto festa insieme a Gianni Bugno.

L’evento, organizzato da Panathlon Club Monza e Pedale Monzese, è stata una girandola di emozioni, un viaggio nel tempo, un susseguirsi di immagini e ricordi, racconti ed aneddoti ma, prima di tutto, - ci si perdoni la ripetizione - una festa a cui hanno partecipato in tanti rendendo evidente come il monzese bi-Campione del Mondo sia ancora oggi, a tre decenni dai suoi più grandi successi, una figura di spicco del ciclismo e dello sport in generale.

A fianco di Bugno ieri erano davvero in molti. C’erano due tifosi d’eccezione come Ernesto Colnago e Amedeo Colombo che hanno ricordato emozionati le imprese del campione a cui sono legati da grande affetto.  Erano presenti Gianluigi Stanga, Claudio Corti e Vittorio Algeri che, dalla ammiraglia, hanno guidato Bugno nel suo successo alla Milano – Sanremo, nella cavalcata trionfale al Giro d’Italia e in numerosi altri successi.

A trent’anni dal successo di Benidorm, non poteva mancare Giancarlo Perini che, ritirando il riconoscimento conferitogli dal Panathlon come “Complice del Successo” di Bugno, ha dichiarato: «Quel giorno in Spagna, non sono servite molte parole, erano le gambe di Gianni a parlare. Certo, io ho aiutato a conseguire quel successo ma lui è stato superlativo. Possiamo dire che io ho iniziato a preparare la torta e lui ha saputo guarnirla alla perfezione portando in Italia la medaglia d’oro e la maglia iridata».

Era presente anche Guido Bontempi che ha descritto Bugno dicendo: «Da fuori Gianni sembra un duro ma nel profondo è una persona estremamente affabile». Sempre Bontempi ha ricordato con piacere la festa dopo il primo Mondiale conquistato da Bugno a Stoccarda nel 1991.

Particolarmente divertente l’aneddoto raccontato da Giacomo Carminati, autista del Pullman della Nazionale e di molte formazioni professionistiche: «Con Bugno la mia preoccupazione era solo una, nascondere le chiavi del motorhome. Se non le tenevo d’occhio poteva capitare di trovare Gianni alla guida, avanti e indietro nel parcheggio. Qualche giorno prima del mondiale spagnolo mi venne in mente di proporre a Bugno una scommessa. “Se vinci il Mondiale ti lascio guidare il Pullman per 300 chilometri”, dissi. Una stretta di mano e via. E poi ha vinto il Mondiale».

Prima di ricevere il premio alla carriera che il Panathlon Monza gli ha attribuito, conversando col direttore di tuttobiciweb Pier Augusto Stagi, Bugno ha ricordato anche i suoi inizi: «Da Allievo alla Coppa d’Oro di Borgo Valsugana incontrai per la prima volta Fondriest, lì iniziò la nostra rivalità. Maurizio era il corridore di casa, decisi di tenerlo d’occhio perché tutti ne parlavano bene. Ma quella volta vinsi io», ha detto Gianni sorridendo.

E ancora: «Il GP Liberazione lo corsi da solo, senza squadra. Arrivai a Roma in treno il giorno prima pronto per affrontare quella corsa bella e importante che però non era poi così adatta a me. Era una gara veloce, con il pavè e caratterizzata da alcuni strappi. C’erano tanti partenti e corridori stranieri molto forti. Ma vinsi anche lì».

Toccante il ricordo di Gianni per Nazzareno Cazzaniga suo scopritore e tecnico della Ciclisti Monzesi, la prima squadra di Bugno: «Il Nene mi ha “trovato” mentre andavo in bicicletta per strada e mi ha portato alla Ciclisti. Da quel momento siamo stati sempre assieme, fino a quando ci ha lasciato lo scorso anno». Poi Bugno ha aggiunto: «È molto bello che pur non avendo iniziato con il Pedale Monzese, oggi sia proprio il Pedale Monzese assieme al Panathlon a festeggiarmi, grazie!»

Durante l’evento sono stati premiati anche il nostro Giuseppe Figini, che ha ricevuto il premio intitolato a Mario Fossati e Matteo Fiorin, campione Europeo e Mondiale su pista. Lo Juniores sevesino ha poi posato con Bugno mostrando la maglia di Campione del Mondo a simboleggiare la continuazione della tradizione iridata della Brianza.

 

Il Panathlon International Club di Modena organizza il seminario dal titolo "Che genere di Sport?".  L'evento si svolgerà nell’Aula Magna di Palazzo Ducale (sede dell’Accademia Militare di Modena), in collaborazione con il Comitato di Modena della FIPAV (Federazione Italiana Pallavolo) e Sport e Salute Emilia Romagna, con la partecipazione di Medicina dello Sport AUSL Modena, CIP Delegazione Provinciale di Modena, ASD Esercito Accademia Militare, le federazioni sportive e gli enti di promozione sportiva CSI, UISP e AICS e sarà patrocinato dal Comune di Modena.

Trattandosi di evento a partecipazione gratuita, ma con posti limitati, le iscrizioni andranno inviate alla mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (entro domenica 20 novembre 2022).

 

Il nuovo Panathlon Club Primorska Slovenija (di Nova Gorica) partecipa a PN Sitting Volley League 2022 che avrà luogo il 12 e 13 Novembre a Pordenone.

L’evento si inserisce in un percorso di sensibilizzazione sociale e culturale attraverso lo sport, mirato al coinvolgimento di persone con disabilità che avranno l’opportunità di confrontarsi sullo stesso piano con persone normodotate, abbattendo il muro dell’indifferenza che spesso costringe le persone disabili all’emarginazione.

Il sitting volley nasce alla fine degli anni ’50 in Olanda con l’obiettivo di favorire, tramite lo sport, l’integrazione sociale di persone con disabilità fisica. Consiste in una pallavolo praticata da seduti a terra con regole molto simili a quelle della pallavolo tradizionale. È uno sport altamente inclusivo perché viene praticato anche da persone prive di disabilità fisica: il segreto di questa disciplina è che seduti a terra tutti i giocatori sono uguali e non si notano differenze.

Cerimonia d’apertura sabato 12 novembre alle 13.45, inizio gare alle 14.30. Premiazioni al termine delle partite di domenica 13, tutte in programma nel corso della mattinata. 

El pasado 25 de octubre, la asociación Panathlon Internacional Barcelona, fundada en 1959, rindió un homenaje al consejero y exjugador blanquiazul Rafa Marañón como ejemplo de personalidad deportiva que ha conseguido los objetivos y valores de Panathlon.
Panathlon (que en griego significa 'conjunto de disciplinas') es un movimiento internacional para la promoción y difusión de la cultura y la ética deportiva y se propone profundizar y defender los valores del deporte, entendido como un instrumento de formación y valoración de la persona y como vehículo solidario entre las personas y los pueblos. Su lema es ‘ludis iungit’, que significa 'unidos en el deporte'.

El acto tuvo lugar en el Real Club de Polo de Barcelona y acompañó a Rafa Marañón el CEO del RCD Espanyol, Mao Ye. Entre otras personalidades, acudieron Josep Antoni Pujante, presidente de Panathlon Internacional Barcelona, Ferran Martínez, vicepresidente, Curro Espinós, presidente del Real Club de Polo de Barcelona y Pere Sust, presidente de la Fundació Catalana per a l’Esport y exsecretari general de l’Esport.

El acto, que se desarrolló en un ambiente distendido, comenzó con un emotivo minuto de silencio en memoria de José María Gay de Liébana, que falleció en 2021, economista, y gran defensor de los colores blanquiazules, y asiduo de las cenas de Panathlon.

La celebración finalizó con un intercambio de obsequios, entre los que se encontraba una camiseta del RCD Espanyol firmada por Rafa Marañón.

 

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Dalla corposa relazione dell’attività, letta da Ambra Cenci al teatro Clitunno di Trevi, e dai video proposti sullo schermo poteva sembrare la celebrazione di un cinquantenario e non dei 30 anni del Panathlon club Clitunno, uno dei più attivi club dell’Italia Centrale. I festeggiamenti erano iniziati al parco naturalistico delle Fonti del Clitunno, magnifica scenografia descritta da poeti e illustrata da pittori e fotografi, alla presenza di numerosi soci del club e degli altri quattro dell’Area X Umbria, anzi cinque, perché c’era una rappresentanza del vivacissimo Junior club di Orvieto. Rita Custodi, governatrice dell’area 10 Umbria, ha salutato tutti e presentato agli ospiti Giorgio Costa presidente del Distretto Italia Panathlon International.

“ I 30 anni del Clitunno – ha detto Costa – sono importanti perché vuol dire che il club è radicato nel territorio e ha messo le basi per un Panathlon importante per i valori dell’associazione. Qui si stanno seguendo molto questi valori ed essendo di fronte a queste acque cristalline, eccezionali viene spontaneo pensare a un evento sportivo da Panathleti. Claudio Menichelli sta facendo cose veramente eccezionali per la valorizzazione del territorio e delle sue preziosità: ci ha fatto vivere i momenti emozionanti della Quintana che rimarranno impressi nella mia mente e in quella di tutti gli ospiti di questa festa dei 30 anni”

 

CONTINUA

 

 

Sabato 15 ottobre a Briga Novarese presso l’Hotel Tre Stelle, si è svolto un Convegno Medico Sportivo organizzato dalla Sezione Panathlon Club Mottarone, con il patrocinio ed il contributo del Panathlon Distretto Italia Area 3 e dell’Unione Veterani dello Sport, sezione Borgomanero e Arona.

I lavori sono stati aperti da un’interessante  relazione del dottor Stefano Cusinato “Sull’alimentazione nello Sport”. Il Dottor Massimo Pistorio ha poi trattato il tema  dell’attività fisica, dal giovane all’atleta master, effetti benefici a cura. Subito dopo il dottor  Sergio Migliorini  ha parlato dell’assistenza medica nelle gare internazionali ed olimpiche di Triathlon. Infine la dottoressa Paola Paffoni ha illustrato l’allenamento della mente per migliorare la prestazione sportiva e l’importanza del mental coach. Molto buono l’afflusso di professionisti del settore interessati ai temi trattati.

 

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Prestigioso riconoscimento per Andrea Carloni, ultimo “past president” del Panathlon Club di Ancona, che il 4 novembre, in occasione delle celebrazioni del “Giorno dell’Unità nazionale e delle Forze Armate”, è stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere, al merito della Repubblica Italiana, conferite con decreto dal Presidente della Repubblica  Sergio Mattarella.

Andrea Carloni, che ha ricevuto il riconoscimento dalle mani del Prefetto di Ancona Darco Pellos e dal sindaco Valeria Mancinelli, ha visto riconoscere la sua pluriennale attività giornalistica, svolta con grande passione e professionalità. Nello stesso tempo ha svolto, e svolge tutt’ora, incarichi importanti in seno al Panathlon Club di Ancona dove si è anche sempre distinto per le sue capacità morali ed organizzative. Il riconoscimento dà lustro al club anconetano. Al neo cavaliere le congratulazioni di tutto il Consiglio Direttivo, guidato dal presidente Vladimiro Muti, e dei soci panathleti.

 

Sotto un inaspettato sole, alla presenza di tante autorità e ragazzi, si è svolta, questo sabato pomeriggio, l’intitolazione dell’area skate di Bra al Panathlon Club della città.

La cerimonia è iniziata coi saluti del sindaco Gianni Fogliato: "Questa zona deve essere luogo educativo, di aggregazione di giovani, come segnala la presenza degli educatori dell’associazione Lunetica. Ringrazio voi del Panathlon per averci dato l’idea del luogo e dell’intitolazione. Con voi condividiamo tanti progetti, segnale di cittadinanza attiva. La vostra filosofia è vedere sport con valore educativo oltre che sportivo".

L’assessore allo Sport Daniele Demaria ha aggiunto: "Sottolineo l’appropriatezza della dedica al Panathlon, che persegue l’idea di unire attraverso sport. Qui arrivano tanti giovani che, oltre a fare sport, chiacchierano e mettono musica. Ci vogliamo impegnare a rendere il luogo ancora più piacevole: la prossima settimanaarriveranno le luci e in primavera anche fontana".

E' infine intervenuto il presidente del Panathlon Alberto Giuggia: "Un grazie sentito e collettivo all’ Amministrazione. Chiudiamo con quest’area un cerchio iniziato con area polivalente. Oggi entriamo nella toponomastica braidese".

A seguire, i ragazzi hanno scoperto la targa del l’intitolazione. La giornata si è conclusa con un rinfresco e l’esibizione di alcuni ragazzi sulla pista.


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